Vi ho mai raccontato perché adoro il Reiki?
Ho incontrato il Reiki per la prima volta quando avevo 30 anni, nel 2003. Ricordo ancora oggi che già quel primo corso aveva nutrito molto il mio cuore, per non parlare delle sensazioni e delle intuizioni che mi arrivarono: mi si era aperto un mondo… Nonostante ciò, i tempi non erano ancora maturi, perché la mia vita familiare (mamma di una splendida bimba di tre anni) e il lavoro part time nel settore immobiliare mi assorbivano senza permettermi altro!
Poi, col trascorrere degli anni, ben 10, a 40 anni, c’è stata nuovamente una spinta verso altro e verso l’alto! Ho iniziato un percorso di professional coach (accompagnamento al raggiungimento di obiettivi). E da lì, pian piano, ho coltivato le mie passioni olistiche (saggezze hawaiane, campane tibetane, massaggi, aromaterapia, terapie Egizio-Essene, Nutripuntura®, Theta Healing®).
Dopo il primo corso di formazione con le campane tibetane con il maestro Thonla Sonam è successo qualcosa. Quei suoni, quelle vibrazioni hanno smosso qualcosa dentro di me e, da lì, ho iniziato a praticare e a sperimentare giornalmente dei mantra. E si è aperto un ulteriore mondo! È stato come se si aprissero dei “portali” energetici che mi permettevano di fare cambiamenti “quantici”!
Iniziando a praticare i trattamenti con le campane tibetane sulle persone, a un certo punto, oltre a suonare le campane sul corpo, ho iniziato a muovere istintivamente le mani sul corpo, toccando dei punti energetici che a quei tempi neanche conoscevo.
Grazie a un channeling, la mia guida mi ha indirizzato verso le terapie Egizio-Essene (formazione di tre anni che ho seguito con Riccardo Cattelino). Anche queste terapie hanno portato grandi svolte, grandi cambiamenti nella mia vita. Grazie alle terapie Egizio-Essene, è come se fossi tornata a casa, è come essere ritornata al centro del mio cuore, è aver ritrovato la mia Anima, è stato come riconoscerla, ma soprattutto c’è stata una ri-connessione.
A questo punto, avendole praticate molto, non potevo non portare a termine anche la formazione di Reiki e, a distanza di ben 15 anni, mi sono iscritta al 2° livello di Reiki con Sabrina Cerfoglio; trascorso un altro anno ancora, al 3° livello.
A quel “traguardo”, sono stata informata sull’opportunità di diventare Master Reiki. In quel momento ho sentito subito un richiamo dentro di me, ma nella mia intimità mi ero detta che volevo seguire il percorso di Master Reiki per la mia crescita personale e non per insegnare!
Ho ottenuto il Master Reiki, nel giorno del mio quarantasettesimo compleanno, il 22 ottobre 2020. Per diverso tempo questo “attestato” è rimasto chiuso nel cassetto, finché a un certo punto ho capito! Il Reiki è uno strumento potente per portare luce di guarigione, per noi stessi, per gli altri, per guarire esperienze passate, per ripulire energeticamente, per portare luce sul futuro, nelle relazioni, ovunque! Ed è un’energia universale infinita! Non potevo più tenere solo per me quello strumento! Bisognava farne qualcosa. E così, timidamente, ho iniziato a proporre i miei corsi. I primi che ho proposto inizialmente non sono neanche andati in porto! Ma la volontà di fare del bene è stata più forte della paura del fallimento, del mio ego ferito e non ho mollato!
Tutto ciò per dirvi cosa?
Tutto ciò per dirvi che il Reiki ha veramente un potere di guarigione inestimabile.
Tutto ciò per raccontarvi una delle mie esperienze con il Reiki, come quella di ieri sera (01.07.2022): sono andata in una casa anziani a trovare i genitori della mia cara Amica Amalia Braccio che considero come una sorella.
Prendere contatto con loro, anche con il semplice gesto di tener loro la mano, praticando Reiki silenziosamente, è stata un’esperienza dal profilo umano molto arricchente.
Poter notare come il Reiki può infondere pace, calma, serenità è un dono preziosissimo.
È un dono inestimabile perché gli anziani, in quel momento, non sanno che stanno ricevendo un trattamento Reiki, ma noi, che stiamo “operando” con questa Luce Universale, ci rendiamo conto di quanto è potente, di quanto è nutriente, di quanto è guaritrice.
L’anziano non è un cliente “normale”, non è il classico cliente che è ancora nei propri schemi dell’ego e del non abbandono, contento di aver avuto qualcosa, ma a volte ancora ignaro di quale prezioso dono sia l’aver ricevuto un trattamento di Reiki.
L’anziano è come un bambino, è puro, è senza veli e il feedback ce l’hai sotto agli occhi, senza bisogno di parole, solo semplicemente osservando quanto accade: il respiro cambia, si fa più lento, disteso, profondo, rilassato. Il corpo inizia a percepire calore e si discostano le coperte! Gli occhi si chiudono per ritrovare un sonno di pace…
Ecco, per me, l’essere testimone e osservare tutto ciò è il motore che mi sprona a continuare a praticare il Reiki e a insegnarlo, affinché sempre più persone possano venire in contatto con questa energia di guarigione che è veramente accessibile a tutti. Perché, come diceva la mia insegnante Sabrina (e come ora dico anch’io), c’è sempre e c’è ancora tanto bisogno di luce su questa Terra. E possiamo portarla con il Reiki.
Che la Luce sia…
Patrizia
ORARI
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